Cambia ancora l'agevolazione "Resto al Sud": la legge di bilancio aumenta l'età di accesso al bando10/1/2021 Arrivano ulteriori importanti modifiche ad una delle più importanti misure di agevolazione attive ad oggi, dedicata a coloro i quali vogliano avviare una nuova attività in Sicilia e nel Mezzogiorno. La nuova legge di bilancio 2021 pubblicata in gazzetta il 30/12/2020 ha previsto infatti un sostanzioso allargamento della platea a cui è dedicata la misura Resto al Sud, aprendo l'agevolazione anche ai professionisti (prima esclusi) e facendo in modo che anche i meno giovani con meno di 55 anni (il limite era prima di 45 anni) possano accedere all'agevolazione Per chi non lo sapesse la misura Resto al Sud, gestita di Invitalia, è una misura agevolativa dedicata a coloro i quali vogliono costituire nuove imprese e avviare nuovi studi professionali nelle regioni Sicilia,Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sardegna. Il bando, a partire dal 2021 è rivolto ai soggetti di età compresa tra i 18 ed i 55 anni che presentino i seguenti requisiti:
Le società potranno essere costituite anche da soci persone fisiche che non abbiano i requisiti anagrafici a condizione che la presenza di tali soggetti nella compagine societaria non sia superiore ad un terzo, e che gli stessi non abbiano rapporti di parentela fino al quarto grado con alcuno degli altri soggetti richiedenti. Per tali soci però non è prevista alcuna quota di agevolazione. I soggetti beneficiari della misura devono mantenere la residenza nelle regioni indicate per tutta la durata del finanziamento e le imprese e le società di cui al presente comma devono avere, per tutta la durata del finanziamento, sede legale e operativa in una delle regioni del Mezzogiorno Resto al Sud rafforza quindi la propria efficacia come strumento “anti-crisi” ad ampio raggio, forte anche del suo progressivo potenziamento che nel tempo si è tradotto nell’apertura alle libere professioni, nell’estensione dell’ambito geografico di intervento e nella maggiore incidenza del fondo perduto, che è salito al 50% (l’altra metà è erogata come finanziamento bancario a tasso zero, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI). Le agevolazioni coprono il 100% delle spese di start up o sviluppo d’impresa, con un finanziamento massimo che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci. Per ulteriori informazioni:
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