Lo Studio, fondato nel 1980, si occupa di tutte le attività proprie della professione di Dottore Commercialista, Revisore Legale, Consulente del Lavoro, Amministratore Condominiale, Finanziamenti e altre attività funzionalmente connesse, offrendo servizi ed assistenza sotto ogni profilo alle piccole, medie e grandi imprese
La risposta dipende dalla tipologia di attività che intendi avviare. Se stai pensando di avviare un’attività occasionale, non è necessario aprire la Partita IVA. Ad esempio, se offri servizi sporadici, come consulenze occasionali, puoi farlo senza registrarti. Tuttavia, se la tua attività è continuativa e organizzata, come nel caso di un e-commerce, allora è fondamentale aprire la Partita IVA dal primo giorno di attività.
Conviene aprire la Partita IVA?
La Partita IVA è uno strumento necessario per gestire il tuo business. Sebbene possa comportare costi burocratici, in molti casi è vantaggiosa. In particolare, il regime forfettario consente una tassazione ridotta (5%) rispetto all’Irpef (23-33%) per le prestazioni occasionali. Pertanto, se la tua attività genera un reddito significativo, aprire una Partita IVA potrebbe essere conveniente.
Quali sono i vantaggi del regime forfettario?
Il regime forfettario offre numerosi vantaggi, specialmente per chi avvia un nuovo business. Consente una tassazione agevolata al 5% per i primi cinque anni e semplifica la gestione contabile. Tuttavia, non è adatto a tutti; è importante consultare un commercialista per valutare se questo regime risponde alle tue esigenze specifiche.
Quali sono i costi per aprire la Partita IVA?
I costi per aprire una Partita IVA variano in base al tipo di attività. Per alcune professioni, l’apertura può essere gratuita, mentre per attività commerciali o artigianali possono esserci spese di registrazione presso la Camera di Commercio. È fondamentale discutere i costi con il commercialista per avere un quadro chiaro.
Cosa fare se l’attività non va bene?
Se la tua attività non funziona come previsto, non è un problema. Puoi chiudere la Partita IVA senza dover fornire motivazioni all’Agenzia delle Entrate. La chiusura comporta costi simili all’apertura, quindi non è una procedura complessa. È importante chiudere la Partita IVA piuttosto che mantenerla inattiva, per evitare costi inutili.
Quando si inizia a pagare le tasse?
Le tasse per i titolari di Partita IVA non vengono trattenute automaticamente come per i dipendenti. In generale, le imposte si calcolano alla fine dell’anno fiscale, e dovrai accantonare una parte dei tuoi incassi per coprire le tasse. È cruciale gestire bene il flusso di cassa e pianificare i pagamenti delle tasse.
Devo pagare i contributi INPS?
La necessità di versare i contributi INPS dipende dalla tua attività. Alcuni lavoratori autonomi devono versare contributi fissi, mentre altri possono avere contributi variabili basati sui guadagni. È anche possibile richiedere l’esonero dai contributi se si è già dipendenti e l’attività in Partita IVA è residuale.
Come fare le fatture elettroniche?
Dal 2019, è obbligatorio emettere fatture elettroniche. Puoi utilizzare il portale dell’Agenzia delle Entrate o software specifici per la fatturazione elettronica. La fattura deve essere inviata all’Agenzia delle Entrate per la registrazione, e il cliente riceverà solo una copia di cortesia. In alternativa, lo Studio offre servizi per la emissione fatture elettroniche.
Cosa posso scaricare come spese?
La possibilità di dedurre le spese dipende dal regime fiscale scelto. Nel regime forfettario, non puoi dedurre spese specifiche, poiché esiste un coefficiente di reddito. In altri regimi, puoi dedurre solo le spese direttamente correlate alla tua attività. È fondamentale conservare le fatture per le spese aziendali per ridurre il reddito imponibile.