Termine ultimo, per coloro che hanno già aderito alla Definizione agevolata prevista dal Decreto Legge n. 148/2017 (cosiddetta “rottamazione-bis”) ma non sono riusciti a saldare le rate scadute a luglio, settembre e ottobre 2018, per regolarizzare la propria situazione, pagando le somme scadute, per rientrare automaticamente nella nuova definizione agevolata dei carichi tributari.
Il pagamento delle somme dovute per la definizione può essere effettuato:
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Il 1° ottobre è il termine ultimo entro il quale effettuare il pagamento della
La scadenza è fissata al 30 settembre che però cade di domenica e, quindi, come previsto dalla legge, il termine per il pagamento è spostato al primo giorno lavorativo successivo, ossia a lunedì 1° ottobre. Alla luce delle novità introdotte dal nuovo decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2018, ecco le nuove scadenze rottamazione cartelle bis 2018:
Per chi non è in regola con la prima rottamazione ancora in corso, occorre versare le rate omesse di luglio e/o di settembre in un'unica soluzione entro il 7 dicembre, nuova scadenza fissata dal Senato con il decreto fiscale collegato che però deve essere ancora approvato in vi definitiva. La scadenza originaria, è il 30 novembre). Per chi ha già presentato domanda della prima rottamazione ma non ha pagato le restanti rate:
Ecco le scadenze nuove adesioni per i carichi dal 2000 a settembre 2017: Per la rottamazione cartelle notificate dal 1° gennaio al 30 settembre 2017 e quelle relative agli anni 2000-2016 che non hanno presentato la domanda di adesione alla prima rottamazione, le nuove scadenze sono:
E’ iniziata la seconda fase della rottamazione bis:
L’Agenzia delle Entrate-Riscossione sta inviando le comunicazioni in risposta ai contribuenti che hanno aderito alla definizione agevolata. Nella lettera, l’Agenzia comunica l’accoglimento o l’eventuale rigetto dell’istanza di adesione, i debiti che, per legge, non possono rientrare nella definizione agevolata, la data entro cui effettuare il pagamento e i bollettini di pagamento. Sono più di 950.000 domande di adesione arrivate riguardanti la rottamazione bis delle cartelle.
Il 62% circa delle domande è stato inviato tramite i canali digitali, web e Pec, il 37% circa delle richieste è stato presentato agli sportelli e l’1% attraverso i tradizionali canali postali. Entro il 15 maggio 2018 dovranno essere presentate:
Per ulteriori informazioni:
Il primo appuntamento con la rottamazione-bis delle cartelle Equitalia è stato il 31 ottobre quando l’agenzia delle Entrate-Riscossione ha predisposto il modello di adesione per i contribuenti esclusi dalla rottamazione-uno (perché avevano piani di dilazione in corso e non erano in regola con i pagamenti) e ora “ripescati” dalla rottamazione-bis. Da quel momento l’operazione è entrata nel vivo. Anche se ora i modelli dovranno essere aggiornati visto che il decreto fiscale collegato alla manovra è stato sensibilmente modificato nell’esame al Senato e ora è stato approvato definitivamente dalla Camera senza ulteriori modifiche.
Chi non è in regola con la prima rottamazione Il primo fronte della rottamazione-bis riguarderà chi non è in regola con la rottamazione tuttora in corso. Alla luce delle modifiche apportate dal Senato, il 7 dicembre (rispetto alla versione originaria che prevedeva il 30 novembre) sarà il termine per pagare l’unica rata o le rate non versate alle scadenze del 31 luglio o del 2 ottobre (il termine slittato dal 30 settembre che cadeva di sabato). Scadrà il 7 dicembre anche l’eventuale terza rata del piano di pagamento di rottamazione che era prevista per il 30 novembre. Il secondo fronte: i «ripescati» Il secondo fronte riguarda i contribuenti che sono stati esclusi dalla prima rottamazione perché al 24 ottobre 2016 avevano piani di rateazione in corso con l’ex Equitalia e non erano in regola con i pagamenti delle rate scadute entro il 31 dicembre dello scorso anno. Alla luce delle modifiche apportate dal Parlamento questo è il nuovo calendario: 2 gennaio 2018: Agenzia delle Entrate-Riscossione deve aggiornare il modello di adesione alla rottamazione già predisposto a fine ottobre (il termine in realtà è il 31 dicembre ma cade di domenica e anche il 1° gennaio è festivo) 15 maggio 2018: Richiesta di adesione alla rottamazione delle cartelle per i contribuenti esclusi dalla prima rottamazione perché al 24 ottobre 2016 avevano piani di dilazione in corso con l’ex Equitalia e non erano in regola con i pagamenti a fine dello scorso anno 30 giugno 2018: L’agente della riscossione comunica l’ammontare delle rate scadute al 31 dicembre 2016, non pagate e da versare per mettersi in regola 31 luglio 2018: Per essere riammessi alla rottamazione delle cartelle bisogna versare in un’unica soluzione le rate non saldate, i cui importi sono stati comunicati dall’agente della riscossione entro il 30 giugno. Il mancato, insufficiente o tardivo versamento di queste somme determina l’esclusione dalla rottamazione 1° ottobre 2018: L’agente della riscossione comunica ai contribuenti riammessi l’ammontare delle somme dovute per la definizione , delle relative rate e il giorno e il mese di scadenza di ciascuna di esse (il termine in realtà è il 30 settembre ma cade di domenica e quindi slitta al giorno successivo) 31 ottobre 2018: Il contribuente deve versare una prima tranche del 40% delle somme complessivamente dovute per la rottamazione 30 novembre 2018: Il contribuente deve versare una seconda tranche del 40% delle somme complessivamente dovute per la rottamazione 28 febbraio 2018: Il contribuente deve versare l’ultima tranche del 20% delle somme complessivamente dovute per la definizione Il terzo fronte: le nuove adesioni per i carichi da gennaio a settembre 2017 Il terzo profilo della rottamazione-bis riguarda i contribuenti con carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio al 30 settembre 2017. 2 gennaio 2018: Agenzia delle Entrate – Riscossione deve predisporre il modello di adesione alla rottamazione dei carichi affidati al concessionario dal 1° gennaio al 30 dicembre 2017 15 maggio 2018: Termine per l’adesione alla rottamazione per i carichi affidati alla riscossione dal 1° gennaio fino al 30 settembre 2017 31 marzo 2018: Agenzia delle Entrate-Riscossione comunica al contribuente l’affidamento di carichi per i quali non risulta ancora notificata la cartella 30 giugno 2018: Agenzia delle Entrate- Riscossione comunica entro questa data gli importi dovuti per la definizione della rottamazione, delle relative rate, il giorno e il mese di scadenza di ciascuna di esse 31 luglio 2018: Scade il termine per il versamento della prima o unica rata 1° ottobre 2018: Scade il termine per il versamento dell’eventuale seconda rata (il termine in realtà è il 30 settembre ma cade di domenica e quindi slitta al giorno successivo) 31 ottobre 2018: Scade il termine per il versamento dell’eventuale terza rata 30 novembre 2018: Scade il termine per il versamento dell’eventuale quarta rata 28 febbraio 2019: Scade il termine per l’eventuale quinta e ultima rata Il quarto fronte: le nuove adesioni per i carichi dal 2000 al 2016 C’è poi un quarto fronte che riguarda i contribuenti con carichi relativi agli anni 2000-2016 (quest’ultima è una novità inserita durante l’iter parlamentare di conversione del decreto fiscale) che non hanno fatto domanda di adesione alla prima rottamazione. Anche per questi ultimi (così come i «ripescati») la rottamazione potrà essere pagata solo in tre rate. 2 gennaio 2018: Agenzia delle Entrate – Riscossione deve predisporre il modello di adesione alla rottamazione dei carichi affidati al concessionario dal 2000 al 2016 15 maggio 2018: Termine per l’adesione alla rottamazione per i carichi affidati alla riscossione dal 2000 al 2016 ma è necessario non aver già presentato domanda alla prima rottamazione 1° ottobre 2018: L’agente della riscossione comunica ai contribuenti ammessi l’ammontare delle somme dovute per la definizione, delle relative rate e il giorno e il mese di scadenza di ciascuna di esse (il termine in realtà è il 30 settembre ma cade di domenica e quindi slitta al giorno successivo) 31 ottobre 2018: Il contribuente deve versare in un’unica tranche o in alternativa una prima tranche del 40% delle somme complessivamente dovute per la rottamazione 30 novembre 2018: Il contribuente deve versare la seconda eventuale tranche del 40% delle somme complessivamente dovute per la rottamazione 28 febbraio 2019: Il contribuente deve versare l’ultima tranche del 20% delle somme complessivamente dovute per la definizione Rottamazione carelle 2017: sono molte le novità introdotte con l’approvazione del maxi emendamento al DL fiscale 148/2017 e tra queste si segnalano le nuove scadenze per il pagamento delle rate.
Come annunciato già negli scorsi giorni, trova conferma la proroga per il pagamento delle rate scadute nel 2017 e della terza rata in scadenza, inizialmente, al 30 novembre 2017. Non si tratta dell’unica novità: il maxi emendamento del Governo, che sostituisce interamente il precedente testo del Decreto Legge numero 148/2017 collegato alla Legge di Bilancio 2018 estende, come anticipato, la possibilità di aderire alla rottamazione delle cartelle 2017. Sono ammessi alla rottamazione delle cartelle Equitalia e dell’Agenzia delle Entrate Riscossione tutti i contribuenti con carichi affidati dal 2000 al 2016 e nei primi nove mesi del 2017. Per cercare di offrire un quadro chiaro delle novità introdotte, vediamo di seguito le modifiche apportate in sede di conversione del DL 148/2017 e le nuove regole e scadenze per aderire alla rottamazione bis delle cartelle. Rottamazione cartelle 2017: nuova scadenza per il pagamento delle rate scadute Come già annunciato, nel maxi emendamento al Decreto Legge fiscale 2017 approvato dal Senato viene ufficializzata la proroga per il pagamento delle rate scadute di luglio e settembre 2017. Gli importi dovuti dai contribuenti non in regola con i piani di dilazione e che intendono essere riammessi alla rottamazione delle cartelle Equitalia dovranno essere pagati entro il 7 dicembre 2017. Una proroga di una settimana circa, a fronte della scadenza iniziale fissata al 30 novembre 2017. La proroga riguarda anche la scadenza per il pagamento della terza rata, anch’essa spostata dal 30 novembre 2017 al 7 dicembre. Contestualmente, il nuovo comma 1 dell’articolo 1 del Decreto Legge n. 148 del 16 ottobre 2017 prevede una proroga per il pagamento della quarta rata di aprile 2018, che viene rinviata a luglio 2018. In sintesi, le scadenze per il pagamento delle rate di rottamazione delle cartelle Equitalia 2016/2017 vengono così ridefinite: Rottamazione cartelle dal 2000 a settembre 2017: si amplia la platea degli ammessi Le novità non riguardano soltanto coloro che avevano presentato domanda di rottamazione delle cartelle Equitalia entro il 21 aprile 2017. Nel maxi emendamento al DL fiscale 148/2017 viene previsto che potranno presentare domanda di adesione alla rottamazione delle cartelle tutti i contribuenti con carichi affidati tra il 2000 e il 2016 e non soltanto chi aveva già presentato domanda. Viene inoltre consentito l’accesso alla rottamazione delle cartelle affidate tra gennaio e il 30 settembre 2017. Anche in questo caso la definizione agevolata consentirà di pagare l’importo dovuto al netto di sanzioni e interessi di mora. Potranno accedere alla rottamazione per multe e tributi di propria competenza anche gli Enti Locali e le Regioni che non avevano precedentemente aderito alla prima definizione agevolata, presentando apposita istanza di adesione entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del DL 148/2017. Domanda rottamazione cartelle 2017: nuova scadenza per tutti Novità anche in merito alla scadenza per presentare domanda di adesione alla rottamazione delle cartelle 2017: viene infatti rinviata al 15 maggio 2018 per tutti, in luogo al precedente termine differenziato per i carichi precedentemente esclusi e per i ruoli affidati nei primi nove mesi del 2017 Proprio a tal proposito si attende la pubblicazione dei nuovi modelli per presentare domanda, che andranno a sostituire molto probabilmente quelli già pubblicati dall’Agenzia delle Entrate Riscossione. Si ricorda in ogni caso che per parlare di novità ufficiali bisognerà attendere che l’attuale testo del Decreto Legge in materia fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2018 ottenga l’ok della Camera. Nell’attesa di ulteriori sviluppi, si mette di seguito a disposizione dei lettori il testo del maxi emendamento al DL fiscale 148/2017 approvato dal Senato. La rottamazione riammette anche gli indecisi che non avevano aderito per i ruoli consegnati all’agente della riscossione tra il 2000 e il 2016; sono ampliati i termini per aderire all’istituto e per effettuare i pagamenti.
Questo quanto emerge dall’ultimo emendamento al disegno di legge di conversione del dl 148/2017. Sono confermate le tre nuove possibilità di definizione agevolata:
La rottamazione-bis delle cartelle e degli avvisi, prevista dal dl 148/2017, entra nel vivo.
L’agenzia delle Entrate-Riscossione ha infatti predisposto il modello per la domanda di adesione per i debiti affidati alla riscossione nei primi nove mesi di quest'anno e il modello destinato a quei contribuenti ai quali era stata rigettata l'adesione alla definizione agevolata (dl 193/2016), perché non in regola con i vecchi piani di rateizzazione in corso al 24 ottobre 2016, e intendono presentare una nuova domanda di adesione. Il decreto 148/2017, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 242/2017, consente inoltre ai contribuenti che hanno aderito alla prima definizione agevolata, ma non hanno pagato la prima (o unica) rata di luglio né quella di settembre 2017, di mettersi in regola entro il 30 novembre per essere riammessi ai benefici previsti dalla definizione agevolata. Rottamazione cartelle 2017 La definizione agevolata è applicata ai carichi affidati all'agente della riscossione dal 1° gennaio al 30 settembre 2017. Chi aderisce dovrà pagare l'importo residuo del debito senza sanzioni e interessi. Per le multe stradali, invece, non si devono pagare gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge. Per aderire il contribuente deve presentare, entro il 15 maggio 2018, la propria richiesta di adesione compilando il modello DA-2017. Il modello può essere presentato agli sportelli di agenzia delle Entrate-Riscossione oppure, per chi ha una casella di posta elettronica certificata (pec), inviato insieme alla copia del documento di identità all'indirizzo pec della Direzione regionale di riferimento dell'Agenzia delle entrate-Riscossione. Entro il 30 giugno 2018 l'Agenzia delle entrate-Riscossione deve inviare la comunicazione con l'importo da versare e i bollettini di pagamento in base al piano di rate indicato dal contribuente nel modello DA-2017. Il dl 148/2017 prevede che si possa pagare in unica soluzione (luglio 2018) o a rate, fino a un massimo di 5: oltre a luglio, nei mesi di settembre, ottobre e novembre 2018, mentre la quinta rata è fissata a febbraio 2019. Entro il 31 marzo 2018 l'Agenzia delle entrate-Riscossione invierà al contribuente una comunicazione per posta ordinaria sulle somme che le sono state affidate entro il 30 settembre del 2017 e per le quali non risulta ancora notificata la relativa cartella di pagamento. I riammessi alla rottamazione Hanno la possibilità di accedere nuovamente alla “rottamazione” anche i contribuenti che si sono visti respingere la domanda perché non erano in regola con il pagamento di tutte le rate scadute al 31 dicembre 2016 di una dilazione in corso al 24 ottobre 2016. I contribuenti interessati devono presentare, entro il 31 dicembre 2017, una nuova istanza di adesione alla definizione agevolata compilando il modello DA-R. Chi possiede una casella di posta elettronica certificata (pec) può inviare il modello DA-R, insieme alla copia di un documento di identità, all'indirizzo pec della Direzione Regionale di riferimento dell'Agenzia delle entrate-Riscossione. In alternativa, la domanda di adesione può essere presentata consegnando il modello DA-R direttamente agli sportelli dell'Agenzia delle entrate-Riscossione. Il decreto n. 148/2017 stabilisce che gli interessati devono versare, entro il 31 maggio 2018, le rate non corrisposte del 2016 dei vecchi piani di dilazione. L'Agenzia delle entrate-Riscossione dovrà inviare ai contribuenti che presenteranno la nuova domanda di adesione: entro il 31 marzo 2018 una comunicazione con l'importo relativo al debito pregresso non versato che dovrà essere pagato entro il 31 maggio 2018; entro il 31 luglio 2018 l'ammontare complessivo dovuto per la “rottamazione” e le scadenze per il relativo pagamento che dovrà avvenire in un massimo di tre rate di pari importo, con scadenza settembre, ottobre e novembre 2018. Proroga a novembre 2017 Chi non ha pagato la prima (o unica) rata prevista a luglio o quella di settembre 2017 (dl 193/2016 convertito con legge 225/2016), potrà mettersi in regola e quindi non perdere i benefici previsti dalla definizione agevolata, pagando quanto previsto entro il prossimo 30 novembre, senza oneri aggiuntivi e senza comunicazioni all'Agenzia delle entrate-Riscossione. Per pagare si devono utilizzare i bollettini ricevuti dall'agente della riscossione con la comunicazione delle somme dovute. da "Il sole 24 ore" Ok alla rottamazione bis.
Il Dl dello scorso venerdì prevede la riapertura della procedura di definizione agevolata per i carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio al 30 settembre 2017. Per accedere, il contribuente dovrà presentare domanda entro il 15 maggio 2018 e il pagamento delle somme dovute dovrà essere effettuato in un numero massimo di cinque rate di pari importo nei mesi di luglio, settembre, ottobre e novembre 2018 e febbraio 2019. E’ prevista la sanatoria anche per la vecchia rottamazione: riguarda le rate non versate a luglio e a settembre 2017 corrispondendo il dovuto entro il 30 novembre 2017, senza ulteriori conseguenze. Possono accedere alla rottamazione anche i debitori che in precedenza si erano visti respingere le istanze perché non in regola con il pagamento delle rate, in scadenza al 31 dicembre 2016, dei piani di dilazione in essere al 24 ottobre 2016. Tra le novità del decreto fiscale la rottamazione bis.
La misura riguarderà i ruoli fiscali e contributivi pendenti dal 1° gennaio 2017 al 30 settembre 2017. Il pagamento potrà essere effettuato in massimo 5 rate con scadenze che vanno da luglio 2018 fino a febbraio 2019. La richiesta di adesione potrà essere effettuata fino al 15 maggio 2018. Inoltre si riapre il termine per chi avesse omesso di pagare le prime due rate della rottamazione precedente: la nuova scadenza sarà novembre. IN DETTAGLIO: Il Consiglio dei Ministri del 13 ottobre 2017 ha riaperto – ampliandola – la possibilità di rottamazione delle cartelle esattoriali. La misura amplia la possibilità per i contribuenti che non hanno completato gli adempimenti della definizione agevolata introdotta con il DL 193/2016, di mettersi in regola e accedere alle agevolazioni previste per il pagamento del debito tributario o contributivo affidato all’agente della riscossione (si versano le cifre del tributo e gli interessi legali senza sanzioni ed interessi di mora). In particolare:
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